Tempo di lettura: 4 minuti

Se vuoi saltare l’introduzione e scoprire subito come certificare un dispositivo Android vai direttamente alla guida altrimenti continua pure a leggere l’articolo.

Da circa un anno e mezzo sono un felice possessore di uno smartphone Xiaomi: il mi5s per la precisione. Sono super entusiasta di questo dispositivo e non lo cambierei con nessun altro, ma ha un problema: è un telefono cinese, e come tale, mi è arrivato in cinese e senza Playstore.  Smanettando un po’ ho installato prima la rom xiaomi.eu poi la Lineage 14.1 (basata su Nougat) e infine Lineage 15.1 (basata su Oreo). Tutte queste rom avevano il pregio di aver l’italiano ma avevano il terribile difetto di non avere installati i servizi Google (le Gapps). Personalmente ho risolto flashando uno dei pacchetti proposti dal progetto Open GApps.

Quindi in teoria tutto risolto no?
SBAGLIATO!

Pur sapendo che non fosse un dispositivo certificato da Google, ho continuato ad utilizzare il mio smartphone perchè non faceva parte della lista dei dispositivi e perché avevo appena installato una rom; ma Google, pochi giorni fa, ha cominciato a bloccare alcuni dei suoi servizi proprio sui dispositivi non certificati. Questo per cercare di limitare la vendita di tutti quei dispositivi non certificati ma che comunque vengono venduti con i servizi di Google già installati (vìolando i ToS). Rovinando così con la loro scarsa qualità la Google Experience. Infatti è pratica molto comune tra i produttori più piccoli, decidere di non certificare un dispositivo Android, ma di venderlo comunque con le GApps installate.

Come certificare un dispositivo Android

Questa procedura è rivolta esclusivamente a agli utenti che installano una rom sul proprio dispositivo. Non è utilizzabile per le aziende che intendono certificare i loro dispositivi, per loro esiste una procedura molto più complessa (qui alcune info).

Google sa che le rom hanno fatto la fortuna di Android e hanno permesso a molti di appassionarsi a questo SO, quindi ha deciso di permettere agli utenti che utilizzano una qualsiasi custom rom di certificare un dispositivo Android. Basta accedere al sito google.com/android/uncertified  e registrare il proprio ID Android Google Services Framework. Il sito consiglia di recuperare l’ID usando il comando della shell ADB:

$ adb root
$ adb shell 'sqlite3 /data/data/com.google.android.gsf/databases/gservices.db "select * from main where name = \"android_id\";"'

ma esiste un metodo molto più semplice basta infatti:

  • scaricare e installare questa semplice app dal PlayStore:Disponibile su Google Play
  • lanciarla e otterrete subito il vostro: ID Android Google Services Framework  (insieme ad altre informazioni che possono sempre servire)
Come certificare un dispositivo Android
Selezionare il secondo campo disponibile
  • infine per certificare un dispositivo Android dovrete semplicemente copiare il codice ottenuto nell’apposito form di questa pagina

Ora potrete controllare lo stato di certificazione del dispositivo

  1. Apri l’app Google Play Store Google Play.
  2. Tocca Menu Menu e poi Impostazioni.
  3. Nella sezione “Certificazione del dispositivo” potrai controllare se il tuo dispositivo è certificato.
Controllare lo stato di certificazione del dispositivo
Il dispositivo è certificato

Recentemente Google ha cambiato alcune regole, ad esempio ha rimosso il limite di 100 device per account e ha specificato che l’Imei del dispositivo non basta, ma obbligatoriamente occorre inserire l’ID Android Google Services Framework.