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Guadagnare tramite AdSense è un sogno che molte persone hanno realizzato con gran facilità, altre con molte difficoltà, altre invece non sono proprio riuscite a realizzarlo. I meccanismi del web e soprattutto l’ormai altissima concorrenza, hanno complicato quello che inizialmente era praticamente un gioco.

In questo periodo di insicurezza economica e scarsità di lavoro, molti ragazzi provano ancora la strada del blog per cercare di sfondare o comunque di guadagnare qualcosina. Le cose però non sono facili, perché è necessario avere comunque delle ottime conoscenze per potersi far largo in mezzo alla concorrenza e riempire il blog di moltissimi contenuti validi.

Per chi non lo conosce ancora, oggi vi presento il “Revenue sharing” o detta all’italiana (fa un po’ meno “fico”… ), la condivisione dei guadagni.

Cos’è il Revenue Sharing

Andiamo subito al nocciolo della questione. Per essere premiati dai lettori e quindi da Google, ormai lo abbiamo capito tutti, dobbiamo fare degli articoli ricchi di contenuti univoci ed aggiornare molto frequentemente il sito.

Un professionista che fa questo di lavoro è chiaro che il tempo lo ha visto che è il suo lavoro e probabilmente può fare un articolo al giorno senza particolari problemi.

Ma se il blog è il nostro hobby, oppure se il tempo a disposizione non è molto? Ecco come ci viene in aiuto il Revenue Sharing. Il segreto (mi direte di pulcinella) è fare “comunella” con alcuni amici oppure trovare dei collaboratori e scrivere tutti assieme articoli sullo stesso sito. E’ chiaro che tutti i collaboratori devono avere ben chiaro di cosa stanno parlando, non ci si può improvvisare esperti. Così facendo sarà più facile avere frequenti aggiornamenti del sito con nuovi articoli e le visite (e quindi i guadagni) ne beneficeranno. Con il Revenue Sharing ogni collaboratore avrà parte del guadagno del sito, in proporzione a quanti visitatori attrarranno i propri articoli e questo sarà un incentivo per aumentare i contenuti e la loro qualità.

Guadagnare tramite AdSense a questo punto sarà più facile per tutti.

Le tre tipologie di Revenue Sharing

Esistono sostanzialmente tre modi per poter condividere i guadagni che si fanno tramite AdSense. Il primo è quello ufficiale di Google, il secondo fatto con il fai da te, ma pur sempre funzionale, il terzo sfruttando le dimensioni personalizzate di Google Analytics. Il target che vogliamo raggiungere è che il proprietario del sito guadagni un tot da tutti gli articoli presenti sul sito e che per ogni articolo, guadagni anche chi l’ha scritto. Vediamo in dettaglio le tre soluzioni:

Metodo 1: Ufficiale di Google

Tecnicamente questo metodo è ineccepibile. Nel sorgente AdSense inserito nel sito, ci sono i pub-id (codice identificativo del publisher) sia del proprietario del sito che dell’autore dell’articolo. Nell’interfaccia web dedicata, si potrà specificare la percentuale di guadagni che va al proprietario e quella per l’autore. Con questo sistema non ci possono essere dubbi o errori.

Come sempre le cose non possono andar lisce come l’olio. Purtroppo non tutti possono utilizzare questo metodo, anzi… per poter accedere a questa interfaccia è necessario avere 100.000 visualizzazioni di pagina al giorno, quindi diciamo circa 30.000 utenti univoci giornalieri, cosa non certo semplicissima. Se avete questo elevato numero di visite dovete poi sapere che è necessario fare una richiesta ufficiale di utilizzazione, rispettare un regolamento particolare ed implementare sul sito alcune cose non proprio semplici, tra cui la registrazione ad AdSense tramite il nostro sito.

Senza dilungarmi in questo articolo nelle spiegazioni tecniche, se siete interessati, vi invito a leggere la pagina ufficiale di Google “Flexible Revenue Sharing” dove viene spiegato in dettaglio le operazioni da svolgere.

Metodo 2: “Fai da te”

Se non facciamo il numero sufficiente di visualizzazioni di pagina oppure non vogliamo per qualunque motivo utilizzare il sistema ufficiale, possiamo utilizzare un secondo metodo, meno preciso, ma pur sempre funzionante e comunque ammesso da Google. Non nascondo che anche in questo caso sarà necessario avere delle buone conoscenze tecniche per l’implementazione. Ma veniamo alla spiegazione.

Ipotizziamo che il proprietario deve guadagnare il 50% e l’autore l’altro 50%. Il metodo consiste nel visualizzare 1 volta la pubblicità del proprietario e una volta quella dell’autore. E’ chiaramente impossibile sapere il guadagno del singolo click e/o su quali visualizzazioni delle pubblicità vengono fatti i click. Statisticamente con i grandi numeri si può però ipotizzare che i guadagni saranno proporzionali con le visualizzazioni. Se il guadagno invece del 50% dovesse essere 30% e 70% si può fare 3 visualizzazioni uno e 7 visualizzazioni l’altro e così via.

Come detto precedentemente, deve comunque essere fatta l’implementazione di questo meccanismo e potrebbe non essere proprio facilissimo. Ci può venire in contro per questo un AdServer come ad esempio “DoubleClick for Publishers” che ci permetterà aggiungendo semplicemente un codice nella pagina, di settare su un pannello di controllo relativamente semplice, le visualizzazioni di uno o l’altro sorgente AdSense.

Questo metodo forse più semplice di Revenue Sharing presenta comunque una problematica che il precedente metodo non ha. Tutti i partecipanti alla condivisione di guadagno, devono in entrambi i metodi, avere un account valido di AdSense. Il metodo ufficiale di Google prevede la registrazione ad AdSense direttamente sul sito internet e si possono registrare infiniti account ad un sito. Il metodo fai da te deve seguire i canali “normali” di registrazione che prevedono un massimo di 3 account registrati utilizzando come URL di registrazione uno stesso sito internet. Quindi se l’autore non ha già un account AdSense, e già 3 account sono stati aperti con l’URL del sito, l’unico modo per poter partecipare, sarà quello di registrarsi ad AdSense utilizzando un altro URL, cosa che a volte potrebbe non essere così semplice. Avere un numero di registrazioni superiori a 3 su uno stesso URL è proprio uno dei motivi per la quale ci possono essere in fase di registrazione ad AdSense, dei rallentamenti come descritto nell’articolo “La recensione del tuo sito richiederà fino a 3 giorni“.

Metodo 3: “Le dimensioni personalizzate di Google Analytics”

Questo metodo è quello più semplice da implementare. Sostanzialmente è necessario aggiungere in ogni articolo una dimensione personalizzata di Google Analytics, inserendo l’autore dell’articolo. Per le spiegazioni tecniche su come fare questa operazione, vi rimando all’articolo “Cosa sono le dimensioni personalizzate di Analytics“. Una volta fatto questo, all’interno di Google Analytics potremo creare un rapporto dove vedremo i guadagni di AdSense generati da ogni singolo autore. Vediamo i lati positivi di questo metodo:

  • gli autori non devono necessariamente avere un account AdSense;
  • inviando un rapporto automatico giornaliero/settimanale/mensile, oppure condividendo l’account Analytics, gli autori potranno essere sempre aggiornati sui loro guadagni

Purtroppo anche in questo caso esiste un lato negativo. In Analytics i guadagni di AdSense sono per ora in dollari.

Che l’unione fa la forza si sapeva e con questo articolo spero di aver chiarito come questo vecchio proverbio possa funzionare anche con AdSense 🙂