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In Europa un giro di affari di 80 miliardi e 6 milioni di posti di lavoro nel 2020. E’ questa la previsione su quanto le app produrranno nel prossimo futuro fatta da Carlo D’Asaro Biondo, presidente Emea strategic relationships di Google, intervenuto al convegno EY ‘Digitalexlacrescita’ tenutosi a Capri (Napoli).

“Rischiamo di avere 1 milione di impieghi vacanti in Europa, di cui 100 mila in Italia, perché mancano le competenze” ha dichiarato. “In Europa 1,3 milioni di persone sviluppano applicativi, ed erano zero quattro anni fa; abbiamo un’economia di 100 miliardi di dollari sugli applicativi nel 2015 nel mondo di cui 17,5 in Europa, quando quattro anni fa era zero; abbiamo 2 milioni di posti di lavoro legati alla app economy in Europa nel 2015; l’economia delle app in Europa varrà circa 80 miliardi nel 2019 o 2020″, ha aggiunto.

“Serve la formazione, noi continueremo a fare il possibile, abbiamo investito in Italia più di 6 milioni e continueremo a farlo, collaborando con altri” ha concluso D’Asaro Biondo.

Ma non di solo apps ha parlato il numero uno di Emea: sul fronte fiscale Google sta collaborando con il G20 per trovare nuovi equilibri in materia fiscale ed in particolare sul fronte italiano “Il rapporto con il governo italiano è ottimo: capisce finalmente Internet e le potenzialità sul territorio. C’è grande volontà di creare formazione nel Paese” ha detto. Ma non sempre le leggi italiane ed europee sono al passo con lo sviluppo della tecnologia: “Se le legislazioni attuali non sono più adatte cambiamole: noi collaboriamo con il G20 per trovare nuovi equilibri, ma parliamo di equilibri globali”.