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Instant Messaging: le app a confronto

Tempo di lettura: 7 minuti

I principali programmi e applicazioni di messaggistica istantanea a confronto

Ogni giorno milioni e milioni di persone usano i programmi di Instant Messaging per comunicare fra di loro.

Queste applicazioni hanno semplificato e rivoluzionato il nostro modo di comunicare e vivere, grazie alla facilità e ai bassi costi (nella maggioranza dei casi basta una semplice connessione ad internet).

Non molti anni fa per comunicare era necessario essere davanti ad un computer ed avere skype, oppure era possibile mandare gli SMS od effettuare delle chiamate.

Ancora più tempo fa si poteva comunicare su internet grazie a ICQ o alle famose Chat IRC.

Oggi tutto è cambiato, non è più necessario stare al PC o mandare degli SMS, possiamo mandare video, link, la nostra posizione, inviare soldi e comunicare in modo semplice ed efficace ovunque ci troviamo.

Le alternative sono molte e fra le più note troviamo:

  • Hangouts
  • Telegram
  • WhatsApp
  • Facebook Messenger
  • Viber
  • Skype
  • Tango
  • ooVoo
  • Snapchat
  • WeChat
  • Yahoo Messenger

Non tutte però hanno lo stesso successo.

Qui sotto troviamo una mappa che ci mostra dove queste applicazioni hanno trovato un loro mercato, perché mentre in Italia la fa da padrona Whatsapp, in Russia troviamo Skype e in Francia, Regno Unito e Stati Uniti Facebook Messenger.

Mentre un’altra mappa ci mostra la popolarità delle app nello store dell’iPhone nei vari paesi.

Vediamo quindi i principali competitor di questo mercato e mettiamo a confronto.

Hangouts

Data di lancio: 15 Maggio 2013

Proprietario: Google

Piattaforme principali: Android, iOS, web

Caratteristiche particolari: Supporta le video chiamate e le videoconferenze. E’ anche possibile creare un evento visibile a tutti e registrarlo su YouTube. E’ quindi il diretto competitor di Skype. Ha una versione Business.

FUN TIPS

Su Hangout ci sono diversi “Easter Egg” che si attivano usando parole chiave, come “happy birthday, happy new year, hahahaha”

Altri Easter Egg sono attivabili con specifici comandi

OPINIONE PERSONALE

A livello lavorativo hangout risulta veramente utile, come riporta un utente: “Uso Hangout perché permette di salvare e cercare tutte le conversazioni, è ideale se si usa Gmail perché è sempre li presente senza dover aprire un’altra applicazione”

Telegram

Data di lancio: 2012

Proprietario: Telegram LLC (creata dai fratelli Nikolai e Pavel Durov, i fondatori del social network russo VK, il Facebook Russo)

Piattaforme principali: Tutte (grazie alle API)

Caratteristiche particolari: supporta praticamente ogni cosa, dai bot, alle gif, all’audio ai video, fino ai canali e ai file. Supporta file fino a 1.5GB.

FUN TIPS

Su Telegram esistono moltissimi bot che consentono di rimanere aggiornati sulle previsioni meteo, di giocare a carte, delle novità del momento o delle offerte. Molti sono elencati su storebot.me

OPINIONE PERSONALE

Alla domanda perché usi Telegram una persona ha risposto: “Perché lo uso da PC anche a cellulare sconnesso (su WhatsApp è possibile usare la versione web solo se il cellulare è connesso ad internet.), ha sticker e ora gif, ha chat criptate pt-pt (a volte servono) è più rapido e open source”

WhatsApp

Data di lancio: 2009

Proprietario: Facebook (acquista il 19 febbraio 2014 per 19 miliardi di dollari)

Piattaforme principali: Android, iOS, Windows Phone, Blackberry OS, web

Caratteristiche particolari: è una delle poche applicazioni che costa (0.89€ all’anno), non è collegata all’email ma semplicemente ad un numero di telefono.

OPINIONE PERSONALE

La prima volta che ho conosciuto WhatsApp è stato grazie ad un collega che mi ha fatto conoscere questa applicazione. Alla mia richiesta del perché avrei dovuto usarla quando avevo gli SMS (gratis), le email e skype, mi ha risposto “è semplice ed è collegato al tuo numero di telefono, cosa che hanno già tutti”

Un’altra persona ha espresso “WhatsApp è così usata perché è collegata al tuo numero di telefono e non puoi perdere l’account”

Un altro utente ci dice: “Non uso WhatsApp perché si paga e ci sono alternative migliori gratis, perché non mi va di dare il mio numero a tutti, perché posso usarlo solo su un dispositivo alla volta e che abbia una scheda sim e perché non è cloud”

Facebook Messenger

Data di lancio: 2004 (Facebook)

Proprietario: Facebook

Piattaforme principali: Facebook, Android, iOS, Windows Phone

Caratteristiche particolari: è la chat integrata su Facebook, ha un assistente personale, viene usata per offrire supporto agli utenti su Facebook

OPINIONE PERSONALE

Il suo utilizzo è ancora rilegato a Facebook, una persona ha riferito “Principalmente lo uso per chattare con gli amici su Facebook”.

Per le aziende potrebbe essere un’ottima possibilità di Customer Care, anche se momentaneamente è usato solo da grossi brand.

Il confronto

Qui sotto riportiamo la tabella con il confronto realizzato fra le varie applicazioni:

Visualizza la tabella con il confronto tra le app

 

Il vincitore

Finalmente siamo arrivati alla fine di questa analisi ed è arrivato il momento di incoronare un vincitore.

Un po’ a sorpresa il vincitore di questa sfida è: l’app che utilizzi di più perché ci sono tutti i tuoi amici.

Dai commenti e dalle discussioni emerse fra molte persone è parso chiaro. L’obiettivo principale che le persone cercano nelle applicazioni di Instant Messaging è una comunicazione rapida. Le caratteristiche aggiuntive possono fare la differenza nel lungo periodo ma è innegabile che la scelta ricada semplicemente nell’applicazione dove sono già tutti i tuoi amici.

OPINIONE PERSONALE

E’ possibile invertire questa tendenza? Si, grazie ai “Power User” o grazie agli influencer del gruppo (cioè quelle persone che spingono per usare una certa tecnologia o applicazione. Il resto del gruppo si adatta alla scelta di tale persona in quanto per loro non cambia assolutamente niente)

Analizzando oggettivamente (anche considerando le prospettive di crescita future e l’attuale mercato) queste applicazioni possiamo stilare questa classifica:

  1. Telegram: la sua natura open lo ha reso lo strumento più completo, con la possibilità di creare bot automatici di risposta e di inviare qualsiasi tipo di file. Unica mancanza: le chiamate.
  2. Facebook Messenger: in forte crescita ed espansione, si può videochiamare e chattare, forse si sente troppo il legame a Facebook.
  3. WhatsApp: semplice e collegato al numero di telefono, impossibile da perdere. Ha meno degli altri – molto meno – ma la sua essenzialità piace. Grande vantaggio essere stato uno dei primi ed aver avuto l’obiettivo di permettere di “inviare SMS” gratis, diciamoci la verità, le persone preferiscono scrivere rispetto a chiamarsi.
  4. Hangout: prima integrato a Google+, ora vive per conto suo. L’uso di Google non è una limitazione, ma lo è la sua piccola base di utenti. Anche se è integrato su Android nessuno sa esattamente a cosa serva.
  5. Skype: il più vecchio. Intramontabile al lavoro ma si è evoluto poco. Permette sempre di chiamare ed effettuare video chiamate oppure di inviare file e immagini di qualsiasi tipo. Le app mobile sono pesanti, troppo pesanti per essere usate rapidamente come un’app di Instant Messaging vuole.
  6. Snapchat: funziona tanto negli Stati Uniti ma non qui in Italia, poco noto con una reputazione rilegata all’app che usano i teenager.
  7. Tango, Viber, Oovoo, Line, WeChat, sono tutte ottime applicazioni ma che non sono riuscite ad entrare con abbastanza forza nel mercato italiano ed europeo (eccetto alcune tendenze come Viber in Romania). Difficilmente vedremo queste app scalare la classifica nonostante abbiano smosso il mercato (vedi Line e WeChat con gli sticker).

Alcuni pensieri personali

L’instant Messaging è sicuramente un ottimo strumento che vivrà a lungo, ma ancora non ha fatto breccia sul mercato Business. Sono poche le aziende (per lo più grossi nomi) che utilizzano questi strumenti per offrire assistenza e i piccoli imprenditori (la maggioranza in italia) ancora non sfruttano questa possibilità.

Molte radio, ad esempio, si fanno inviare i messaggi su WhatsApp, ma la chiusura di queste piattaforme non ne permette una gestione adeguata.

Basti pensare all’hotel che vuole confermare una prenotazione per un utente. Se WhatsApp (giusto per dire un nome) offrisse un backup più semplice e la possibilità di gestire i messaggi con dei tag (in elaborazione, pagato, richiesta informazioni, da ricontattare,…) potrebbe prendersi un ottimo mercato.

Attualmente l’unico strumento in una posizione tale da poter ambire a prendersi tutto il mercato è Telegram, dovremo vedere se riuscirà ad entrare nei telefonini di più utenti.

 

 

Ricordati di inviarci la tua opinione e di taggare +TopContributor.it 🙂

 

Ti lasciamo con un piccolo bonus divertente: come sarebbero queste app nella vita reale? Scopriamolo con un divertente video 🙂

 

Con la collaborazione di Franz e Alessio Moretto

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