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Pagine superveloci che caricano contenuti web all’istante su ogni tipo di mobile device. E’ questa la nuova scommessa su cui da mesi lavora Google con la collaborazione di altri colossi del web come Twitter, Pinterest, WordPress.com, Chartbeat, Parse.ly, Adobe Analytics e LinkedIn oltre che una selezionata lista di testate giornalistiche di alto livello tra le quali, per l’Italia, il quotidiano “La Stampa“.

Una scommessa che ora ha un nome e un sito ufficiale: AMP, acronimo di Accelerated Mobile Pages, progetto che ha lo scopo di superare l’attuale lentezza di caricamento di grandi pagine web,  soprattutto da smartphone, fornendo in alternativa un caricamento immediato di contenuti, video, immagini e banner pubblicitari.

Con il recente passaggio al mobile la fruizione sui media di prodotti, informazione e servizi sta cambiando. Gli utenti chiedono che le informazioni siano immediatamente disponibili, esigenza che l’attuale velocità di caricamento delle pagine non garantisce.  Il framework AMP HTML permette di ottimizzare le pagine web proprio in funzione di massima velocità e prestazione.

David Besbris, Vice President Engineering della divisione Search informa, con un post sul blog ufficiale di Google, che ora tutti i sorgenti open source sono disponibili dell’intera comunità di sviluppatori su Github.

Inoltre BigG ha reso disponibile una demo con un Google Search ad hoc che permette di cercare contenuti su pagine web basate su questa nuova tecnologia: basta digitare sulla casella di ricerca una query del tipo [news] [mars], [recipes] e cliccare su uno dei siti della pagina di risultati. La differenza di velocità paragonata all’attuale tempo di caricamento medio di una pagina è evidente.

Google News per ora non implementa ancora questa tecnologia ma tutto fa prevedere che ben presto, già nel 2016, anche gli utenti del più popolare hub di news possano godere dei vantaggi di AMP.